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Maqeda è un progetto di Gabriella Ghermandi.

Maqeda è il nome etiope della Regina di Saba, colei che secondo la leggenda epica d’Etiopia si recò alla corte dell’Imperatore Solomone per proprogli una sfida sui reciproci saperi. E Maqeda è il nome che Gabriella Ghermandi ha scelto per il suo nuovo progetto, dedicato alle figure femminili, che ha l’obiettivo di “universalizzare” il mito della regina di Saba e delle altre figure della storia e mitologia etiope, e farle emergere nell’esperienza di donne, uomini e ragazze di origini differenti che parteciperanno ai laboratori di scrittura e serigrafia previsti dal progetto stesso.
Presentato dall’associazione bolognese Andlay, capofila del progetto, Maqeda è stato selezionato e verrà finanziato dal bando MigrArti del Mibact.

Ma veniamo al progetto. Maqeda è un viaggio artistico, culturale e antropologico che attraverso un percorso condiviso di musica, immagini e narrazione, propone una riflessione sul femminile e sulle sue figure.

Maqeda si sviluppa tra Etiopia e Italia (Bologna, Nonantola e Verona) e prevede:

  1. la produzione di 6 brani musicali a cura del gruppo italo-etiope “Atse Tewodros Project”;
  2. la realizzazione di due laboratori a Bologna e Nonantola, uno di scrittura e uno di serigrafia per migranti di prima e seconda generazione;
  3. tre concerti di Atse Tewodros project (Bologna, Nonantola e Verona);
  4. una jamsession con giovani musicisti veronesi;
  5. la produzione di un video sull’intero percorso.

I nuovi brani musicali saranno prodotti in un tamdem artistico tra Etiopia ed Italia, attraverso collaborazioni dirette tra compositori e parolieri etiopi e musicisti etiopi ed italiani. Gabriella intraprenderà ad aprile un viaggio in Etiopia con l’obiettivo di recuperare canti di donne delle diverse etnie (Gamo, Kunama e Oromo/Arussi), per poi trascriverli con i compositori delle diverse etnice e rielaborarli in una rivisitazione moderna nel rispetto della tradizione con l’ensamble di Atse Tewodros Project.

L’obiettivo dei laboratori di scrittura è quello di raccogliere voci interiori ed immagini delle “regine” e delle figure femminili particolarmente ispiratrici di forza nell’esperienza biografica e culturale dei partecipanti ai laboratori.
I due laboratori di scrittura e serigrafia si svilupperanno attraverso un percorso completo che va dall’oralità alla scrittura, al disegno, alla stampa e confenzione manuale di un libro corale. Le immagini prodotte nel corso del laboratorio saranno parte degli spettacoli/concerto che i musicisti di Atse Tewodros Project terranno a giugno a Bologna, a Nonantola e a Verona. Il percorso laboratoriale sarà collegato intimamente alla riflessione sulla “regalità”, alla forza femminile, alla rappresentazione mitica delle fiugre femminili, e si intreccerà alla produzione musicale dell’ensamble Atse Tewodros Project.

Il lavoro sulla scrittura e sulla serigrafia coinvolgerà tre diversi gruppi formati da persone che frequentano la scuola delle donne del Pilastro, il CPIA di Bologna e le scuole di “Italiano per tutti” di Nonantola. La parte di presentazione e scrittura sarà curata da CESD e CPIA (Centro permanente educazione adulti) per la parte che si svolgerà a Bologna e dalla Scuola di italiano per tutti dell’associazione Giunchiglia 11 di Nonantola per la parte che si terrà a Nonantola.

Il lavoro sulla serigrafia sarà curato dall’associazione ELSE di Roma, che da oltre 7 anni organizza laboratori artistici di serigrafia con migranti, bambini, educatori, seconde generazioni che, accompagnati in un percorso di ricordi che trasferiscono, a poco a poco, nei nuovi suoni e nelle nuove parole da imparare, sono facilitati nell’apprendimento della lingua italiana.